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I denti da latte iniziano a “cadere” intorno ai 6 anni di vita del bambino per far posto ai denti permanenti, cioè i denti che ci accompagnano per tutta la vita.
La caduta dei denti da latte è un fatto del tutto naturale e prende il nome di permuta dei denti.
Il termine dei 6 anni non vale per tutti i bambini, però.
Per varie ragioni, alcuni bambini perdono i denti da latte già a 5 anni, altri anche dopo i 7 anni.
Come già descritto in precedenza la permuta dei denti da latte nel bambino è un processo naturale.
Per prima cosa il dentino inizia a “dondolare” il che lo porta automaticamente a “giocarci” con la lingua fino a che il dentino non cade da solo.
I denti da latte sono ancorati alla gengiva mediante legamenti(un po' come avviene per le ossa)molto più deboli rispetto a quelli presenti tra un dente permanente con la gengiva e con l’osso sottostante.
Proprio la “debolezza” dei legamenti nei denti decidui fa sì che ,durante la permuta, il bambino non avverta quasi mai dolore.
A volte può capitare che nei giorni che immediatamente precedono quello della caduta del dentino, la gengiva appaia gonfia e anche infiammata.
Solo nel caso in cui il bambino avvertisse dolore sarebbe opportuno consultare il dentista e/o il proprio pediatra.
Niente nel corpo umano è casuale.
Tutto ha un compito specifico e ciò vale anche per i dentini da latte.
Sebbene la loro presenza sia temporanea e passeggera, i denti da latte assicurano al bambino una masticazione corretta nel passaggio dall’allattamento allo svezzamento fino all’alimentazione “da adulto”.
Inoltre i denti da latte predispongono le “piccole” arcate dentali ad accogliere i denti permanenti garantendo il giusto spazio affinchè possano “spuntare”(erompere) senza problemi, ad esempio di affollamento (tema che affronteremo in un altro articolo).
E non ci dimentichiamo che in questa fase il bambino inizia anche a parlare e i denti da latte hanno anche il ruolo come quelli permanenti nel sostenere il bambino ad articolare le prime paroline e poi via via frasi più complesse.
Insomma i denti da latte sono denti che si “adeguano a stare in una bocca piccola” senza essere grandi come quelli permanenti, facendone per così dire le veci in loro attesa.
Abbiamo descritto nel paragrafo precedente tutti gli scenari in cui è bene portare il bambino dal dentista. A prescindere però dalle evenienze più o meno negative che portano ad andare dal dentista per il bene dei propri figli, è buona norma iniziare controlli regolari a partire da quando cominciano a spuntare i primi dentini.
Questo sia per abituare il bambino alla vista del dentista e del suo contesto, a fargli percepire subito l’importanza di porre attenzione ai propri dentini e ad essere educato all’igiene dentale, fondamentale per mantenere in salute i denti anche nella sua vita da adulto.
Come molte Associazioni di Odontoiatria Pediatrica oramai raccomandano da anni, è importante insegnare sin da subito ai bambini la cura per i propri denti, iniziando con semplici controlli dal dentista fin dal primo anno di vita. In questo modo si cerca anche di “annullare” quella paura e stato d’ansia che la figura del dentista incarna per molti e che si trascina poi anche nella fase adulta.
In sintesi, i controlli dal dentista sin dalla tenera infanzia oltre che uno scopo preventivo dello stato dei denti da latte che sottendono quelli permanenti, ha anche lo scopo educativo nel rapporto con l’igiene orale e quello sociale nell’abituarsi ad una figura come quella del dentista di cui non bisogna avere affatto paura.
Come nell’adulto, anche per i bambini la prevenzione è fondamentale per arginare la formazione delle carie sia sui denti da latte (anche se poi cadono) che sui “neonati” denti permanenti ,che non essendo più sostituibili è bene proteggerli il più a lungo possibile. Al giorno d’oggi le possibilità di sostituire un dente sono molteplici ma la regola d’oro di tenersi i propri denti stretti ed in salute per più tempo possibile è sempre valida ed efficace.
Una pratica che aiuta a proteggere i nuovi denti permanenti nei bambini dall’attacco della carie è la sigillatura dentale. Consiste nell’applicare una speciale resina sulla superficie dei molari.
La sigillatura dentale viene usata solo per i molari, che sono cioè quei denti più soggetti alla carie sia per la loro posizione in fondo a tutti gli altri denti e sia per la loro anatomia per la presenza di solchi e scanalature dove il cibo può annidarsi.
Se hai ulteriori domande su questo argomento,
chiedi al Dott. Cianci..
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