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Un dentista olistico non differisce da un dentista tradizionale né per formazione professionale né tantomeno per le linee guida e protocolli di cura stabiliti dal proprio Ordine Professionale.
Le vere differenze tra i due emergono nell’approccio agli “standard” di cura. Il dentista olistico non si sofferma solo sul risolvere quel particolare problema di quel determinato dente” ma guarda l’insieme del cavo orale e lo stile di vita del paziente, causa stessa a volte proprio di quel problema che lo ha fatto andare dal dentista. In aggiunta a tutto ciò e non meno importante, il dentista olistico pone maggiore attenzione alla tipologia di materiali e alle apparecchiature utilizzate per eseguire le cure sul paziente. Ed in questo articolo ci soffermeremo proprio su questi 2 punti importanti.
Le più recenti apparecchiature digitali in ambito “dentale” permettono di offrire un approccio mininvasivo sul paziente.
Tra questi, lo scanner intra-orale(figura.a) consente di rilevare le impronte dentali (il “calco” dei denti, per intenderci) tramite una telecamera fatta scorrere sui denti, eliminando pertanto l’utilizzo di tutte quelle sostanze introdotte in bocca per svariati minuti con tutti i fastidi e disagi connessi.
Ci sono poi, ad esempio, i software per la programmazione computerizzata del posizionamento degli impianti dentali (figura.b) : questi software permettono di identificare correttamente il tragitto e la sequenza nel posizionamento degli impianti e di produrre mediante la stampa 3D le cosiddette “guide chirurgiche” per il dentista , In questo modo, nella fase operatoria vengono garantite:
Figura a - Impronta digitale con camera intraorale
Figura b - Progettazione 3D Impianti
Insomma, una serie di grandi benefici per il paziente sottoposto a questo tipo di interventi.
Tra le novità più recenti a sostegno di questo genere di approccio emergono i cosiddetti fresatori (figura.c). Uno studio dentistico dotato di almeno un “fresatore” oppure di una serie di “fresatori”, come nel caso dei miei 2 studi, consente di produrre in poco tempo anche la “protesi”(ovvero uno o più denti artificiali) da unire agli impianti, inseriti come abbiamo descritto prima, oppure ai monconi di denti naturali (ad esempio in caso di sostituzione di ponti o “capsule” preesistenti oramai usurate).
Nel mio lavoro quotidiano tutto ciò è diventato prassi. Una volta fatta la corretta diagnosi, eseguite le cure di preparazione, presa la scansione dei denti, e prodotto (“fresato”) il manufatto(i denti), in poche ore e nell’arco di una stessa giornata, il paziente può lasciare lo studio con il lavoro finito.
Senza queste apparecchiature, la loro conoscenza e utilizzo, lavori come quelli sopra descritti verrebbero eseguiti in più sedute, facendo transitare nel cavo orale sostanze tra le più svariate, avere tempi lunghi per tutti e sicuramente poca voglia di intraprendere cure complesse, compromettendo così la propria salute orale e senza più la soddisfazione di un bel sorriso ritrovato e sano.
L’utilizzo delle apparecchiature digitali appena descritte, porta tra i tanti vantaggi anche quello di utilizzare materiali completamente “metal free” come la zirconia e i compositi “speciali” (che non contengono cioè metalli o leghe).
I dispositivi su misura e le protesi prodotte grazie alle Stampanti 3D e ai fresatori sono fatti proprio di questi materiali che oltre ad essere “metal free” non vanno incontro ad un processo definito di “polimerizzazione”(modifica della struttura chimica del materiale)che può continuare anche dopo l’inserimento della protesi in bocca, con rilascio di sostanze nel cavo orale e quindi poi nel corpo.
I compositi “speciali” sono utilizzati soprattutto per ricostruire i denti colpiti dalla carie. Una volta pulito il dente dalla carie, infatti, i compositi vengono utilizzati per ricostruire le parti danneggiate. Essi garantiscono durezza e consistenza al dente, ripristinandone anche la sua estetica sia nella forma che nel colore.
I compositi infatti differiscono tra loro in base al colore e consentono al dentista di scegliere quello più simile ai denti del paziente che sta curando in quel momento.
Figura c - Uno dei fresatori dei miei studi nella fase produttiva dei manufatti
È evidente come l’utilizzo di apparecchiature e tecnologie digitali siano di fondamentale supporto per un dentista che abbraccia più la sfera olistica che quella tradizionale.
Io ho deciso di “digitalizzare” completamente i miei due studi dentistici consapevole dei seguenti vantaggi, sia sul piano olistico che di “comfort care” per i miei pazienti, ovvero:
Esempio di guida chirurgica prodotta con stampante 3D e materiali non tossici
Dott. Dario Cianci
Dentista a Lodi (LO)
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