Posizionamento implantare a carico immediato in presenza di agenesia dei lati superiori con workflow digitale

Caso Clinico

Fig.1
Fig.2
Fig.3
Fig.4
Fig.5
Fig.6

La paziente di 26 anni con presenza di agenesia dei laterali superiori (fig. 1) giunge in studio con la specifica richiesta di supplire ai Marylands su 12 e 22 (fig. 2), portati da molti anni, con un lavoro protesico su impianti utilizzando la metodica CAD CAM. Tale necessità è richiesta per ridurre al minimo il disagio e per impegni di tipo lavorativo.

Viene eseguita una ortopantomografia (fig. 3) e una cone beam per la valutazione dei volumi ossei e per pianificare in guidata il posizionamento impiantare tramite la progettazione e produzione di una dima chirurgica.

A tal fine l’impronta ottica (fig. 4), dopo la rimozione dei Maryland, viene accoppiata tramite il software Galaxis alla cone beam (fig. 5,6).

Vengono virtualmente posizionati gli elementi nella loro posizione ideale per facilitare la corretta posizione implantare (fig. 7).

Inclinazione vestibolo palatale. L’utilizzo della dima chirurgica (fig. 8) riduce sia tempi dell’intervento che il discomfort alla paziente.

Fig.7
Fig.8
Fig.9
Fig.10
Fig.11
Fig.12
Fig.13
Fig.14

Posizionati gli impianti (fig. 9), viene anche presa una impronta ottica dell’arcata superiore con i marylands in sede per avere una “biocopia” da utilizzare come riferimento nella costruzione con il software Inlab 16 degli elementi protesici definitivi. Si decide di utilizzare due impianti  di diametro 3.3 mm  ed altezza 15 mm vista la buona disponibilità ossea in senso verticale.

La progettazione computer guidata risulta utile per i ridotti spazi legati all’inclinazione delle radici  degli elementi dentali contigui e per una corretta inclinazione vestibolo palatale.

Rilevato un torque di inserimento, con apposita chiave dinamometrica, superiore ai 50 Newton, vengono montati sugli stessi gli scanpost che con gli scanbody permettono il rilevamento con lo scanner intraorale dell’impronta ottica (fig. 9).

Il nuovo software 4.5 dello scanner permette anche la valutazione del colore dell’elemento dentale (fig. 10), o comunque è un ulteriore aiuto nella corretta scelta dello stesso. Il software Cad permette la costruzione virtuale degli elementi protesici, che verranno fresati utilizzando dei blocchetti in disilicato di litio (fig. 11).

Dopo la cristallizzazione, la mano esperta dell’odontotecnico (fig. 12) provvede alla colorazione. Per una eccellenza nei risultati la progettazione virtuale e l’esperienza dell’odontotecnico nella creazione del manufatto protesico sono elementi imprescindibili. Gli elementi vengono quindi provati e avvitati con piccoli ritocchi in particolare a livello interprossimale..

Un’ ortopantomografia (fig. 13) permette di valutare sia la posizione impiantare che il corretto avvitamento dei T Base sulla testa della fixture.La paziente circa quattro ore dopo essere giunta in studio esce con il lavoro finito.

Viene eseguita una gengivoplastica per migliorare l’allineamento della parabola gengivale a livello del 12 e 22 (fig. 14).

Risultato

Fig.15

Prima che la paziente venga dimessa le si spiega che deve evitare per almeno il primo mese in modo assoluto di addentare cibi duri.

Viene eseguito un controllo a una settimana e poi dopo quindici giorni. Il risultato estetico e la soddisfazione della paziente sono l’espressione della validità della metodica. L’utilizzo dello scanner intraorale, la presenza in studio della cone beam e del fresatore rendono tale procedura fattibile e predicibile.

L’odontoiatria digitale è ormai una realtà che ha trasformato la professione sia degli odontoiatri che degli odontotecnici. È una odontoiatria al passo con i tempi.


Studio Dentistico Cianci
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